Dei punti del corpo sensibili alla pressione fanno parte tutte le prominenze ossee. Su questi punti possono formarsi facilmente ulcere da decubito sulla cute oppure, nei casi più severi, lesioni nervose irreversibili. Nell’applicare i bendaggi di sostegno, le prominenze ossee vanno, quindi, adeguatamente imbottite, senza formare pieghe. È anche particolarmente importante applicare il materiale dei sottobendaggi e delle imbottiture in maniera molto aderente alla pelle. Eventuali pieghe aumentano, infatti, il rischio di punti di pressione.

L’efficacia dell’immobilizzazione con le apposite fasciature dipende principalmente da un fattore: prima dell’applicazione del bendaggio, le articolazioni vanno portate nella posizione corretta (cfr. figura). Questa non va modificata per tutto il periodo del trattamento.

In assenza di diversa prescrizione medica, le articolazioni interessate vengono portate nella cosiddetta „posizione funzionale“. Questa posizione consente, a conclusione del trattamento, la precoce ripresa della normale funzione di movimento, conferendo il successo al trattamento stesso.

Pulizia e protezione: importanti nell’immobilizzazione

Nell’applicazione di un bendaggio immobilizzante bisogna considerare diversi punti di vista:

• Gioielli e bigiotteria, soprattutto gli anelli, vanno tolti prima dell’applicazione, per prevenire costrizioni e congestioni.
• Lo smalto per unghie va rimosso, per consentire un controllo visivo della vascolarizzazione delle dita della mano o del piede.
• Se nell’applicare un bendaggio vengono fissate due parti cutanee a diretto contatto tra loro (es. stecca per due dita), lo spazio intermedio va provvisto di un’imbottitura. Questa garantisce una protezione dalle macerazioni cutanee e dalle lesioni da attrito.

“Nell’applicazione del bendaggio di sostegno pensiamo già alla successiva mobilizzazione. La posizione funzionale protegge le articolazioni in maniera ottimale.”